venerdì 1 marzo 2013

Benvenuti nel mio disastro: il disturbo alimentare

disturbo alimentazione



Primo post e prima considerazione: volevo guardare su Youtube "Come creare un blog di successo" - ho pensato si potesse fare come per Clio Make Up - e mentre guardo distrattamente la pubblicità iniziale di una tinta per capelli castana mi blocco subito sull'attrice/testimonial che azzanna con garbo un pezzo di cioccolato e mi chiedo:
  • Quante volte avranno girato questo spot?
  • Quanti pezzi di cioccolato avrà mangiato l'attrice?
Ma soprattutto: voglio un pezzo di cioccolato anche io. Ora.

Prende così, all'improvviso. 

Binge Eating Disorder o Disturbo da Alimentazione Incontrollata è un disturbo alimentare meno famoso di anoressia e bulimia ma altrettanto devastante fisicamente e moralmente nel lungo, lungo termine.
Sottolineo l'aggettivo lungo perchè le conseguenze di questo disturbo alimentare non compaiono che dopo anni. 
Chi soffre di BED non sottopone il proprio corpo a punizioni, digiuni, non gli fa del male - o meglio crede di non fargli del male - semplicemente mangia.
Solo che mangi fino a stare male e il corpo per un po' ti sta dietro, si adatta e spesso nessuno si accorge che hai un problema e tu stessa non ti accorgi che stai già facendo in modo che nessuno se ne accorga perché cominci a mangiare da sola e di nascosto, compri vestiti più grandi dicendoti che poi tornerai a rimettere quelli vecchi, guardi chi è più grasso di te e ti dici: io non diventerò mai così.

Ma chi soffre di una grave obesità da dove credi che sia partito? 

La differenza tra chi ha problemi di peso pur senza soffrire di un disturbo alimentare e chi invece è una BED girl (o boy!) la possiamo leggere nelle parole dell' AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del Peso): 

Il comportamento caratteristico dei soggetti con BED si distingue per la presenza di episodi ricorrenti di abbuffate. Con questo termine si indica una condizione definita da due precise caratteristiche, entrambe necessarie:

  • mangiare in un periodo di tempo circoscritto (per esempio nell’arco di due ore) una quantità di cibo indiscutibilmente maggiore di quella che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso periodo di tempo e in circostanze simili;
  • sensazione di perdere il controllo nell’atto di mangiare (ad esempio sentire di non potere smettere di mangiare o di non potere controllare cosa o quanto mangiare).



Alla fine io quel video non l'ho mai visto.


Not just a disorder, it's a disaster!

6 commenti:

  1. Ciao
    io ho una ragazza con il tuo stesso probema, e
    non so come aiutarla... :( consigli???

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  2. Io credo che il modo migliore per aiutare qualcuno sia chiedere proprio alla persona come vorrebbe essere aiutata... e dille che non vuoi giudicarla. :)

    Fammi sapere!

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  3. Ottima risposta Aj Kant! Anche noi dietisti, pur seguendo una linea generale di protocollo terapeutico, non abbiamo mai degli schemi fissi, proprio perché ogni persona ha le proprie esigenze e i propri spazi, che devono essere rispettati: dai genitori, dagli amici, dai conoscenti e da noi professionisti della salute.
    Colgo l'occasione per fare un grande in bocca al lupo a chi soffre di questi disturbi, sperando che possa trovare presto un valido aiuto.

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    1. Grazie! Sono contenta di incontrare il parere favorevole di una professionista e sarò felice se in futuro ci sarà ancora occasione di conoscere il suo parere.

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    2. grazie!

      anche io soffro di questo disturbo silente, subdolo, altalenante.

      Grazie perchè spero di riuscire a parlarne anche io

      continuerò a seguirti

      Elle

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    3. Io non ne parlo mai con nessuno, neanche con le amiche più care...paradossalmente lo sto facendo su internet...
      Spero che riusciremo a parlarne insieme Elle :)

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